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sabato 31 dicembre 2016

Prospero anno di Felicità!


Faccio mio l'augurio di un'amica di rete e ve lo giro:
"... trovare il modo di vivere ogni vostro giorno, ogni vostra ora, come un meraviglioso dono.
Qualunque cosa accada."
Che sia questa la chiave della felicità?

giovedì 29 dicembre 2016

Il GGG Il Grande Gigante Gentile


Ieri sera, ore 22.40 circa, mentre mi dirigo in camera, sento il bip del Messenger al telefono; curiosa attivo la lettura e ...
Un'alunna di due cicli fa, prossima alla maturità classica, mi scrive:
-Maestra oggi, mentre passeggiavo, ho visto un manifesto pubblicitario: Il GGG, la proiezione del film del Grande Gigante Gentile! Un tuffo nel passato ... Un bellissimo ricordo della mia infanzia. Che bello sarebbe ritornare in quegli anni ...Le voglio un bene immenso, grazie per avermi regalato ricordi magnifici!

L'emozione è incontenibile ...

Un tuffo nel passato anche per me. Ricordi magnifici anche per me.
Eravamo in quarta. Io ed ariel53, una carissima collega di rete di Vibo Valentia (Calabria), decidemmo di leggere il libro di Roald Dhal nelle rispettive classi parallele.
Quindi aprimmo un blog nella piattaforma del MIUR, dal titolo "PescaraViboBlog - Il Grande Gigante Gentile". Peccato che non esista più la piattaforma, né le tracce della nostra favolosa esperienza.

Settimanalmente, lavoro pionieristico per quei tempi, nell'ora di informatica i nostri alunni si incontravano per condividere emozioni, disegni, riflessioni, studio, nella gioia dell'incontro non sensoriale, non in ossa e ciccia. Sorvolo sulla proficua ricaduta didattica che si può immaginare; sullo stupore, la gioia, la motivazione alle stelle, il piacere della lettura... E torno al nostro dialogo.

-Sai una cosa? Mi stai facendo pensare che riproporrò quel libro ai miei attuali alunni.

-Veramente?!?! Allora, come rientriamo a scuola, in qualche ora buca verrò in classe ... magari, se ne parlerà una vecchia alunna, saranno più spinti a leggerlo!



- Maestra ... sarebbe carino andarlo a vedere insieme ....
- Perché no ... Quando inizia la proiezione?
- Controllo subito!
- Non fa nulla, se non lo sai ... Non cercare ora ...
- Dal primo di gennaio!!!!
Mi prefiguro un appuntamento all'Arca... :-) Sorrido divertita, mi basta l'idea.

Addio sonno ... L'emozione me lo ha spazzato via. Ma ne sono felice! Resto a lungo a vagare nei ricordi. Che bel regalo, però ... E che soddisfazione .... Fiera di esercitare il mestiere più bello del mondo!

Roald Dhal: autore di narrativa per ragazzi. Ebbe un'infanzia triste, vissuta in solitudine; quando divenne scrittore perseguì un unico obiettivo: scrivere per bambini e ragazzi per infondere sempre una sana allegria.

mercoledì 28 dicembre 2016

Primavera dicembrina


Il mio terrazzo in fiore. I fiori inteneriscono il cuore.

Le violette sono fiorite da ottobre e proseguiranno fino a tarda primavera. Per trattenere la primavera acquistare le pansé in ottobre o a fine settembre. Preferire quelle piccole, resistenti anche alla neve (il venditore ambulante cui mi rivolgo le chiama cornutelle, lui sa il perché ... o forse volgarmente si chiamano proprio così).
Richiedono pochissima acqua e la primavera è garantita anche in pieno inverno!!

Ah ... Alcuni fiori al momento di sfiorire fruttificano rilasciando rivcadere una miriade di piccoli semi che a primavere danno origine a nuove piantine.

Natura prodigiosa...


Un'associazione: (S)fiorivano le viole

venerdì 23 dicembre 2016

Calendario dell'Avvento: Il focolare dell'anima.terza edizione

L'antivigilia : Tempo di attesa con "La squilla"

Apro la finestra numero 23 del Calendario dell'Avvento, ormai alla terza edizione, organizzato dalla carissima amica Sciarada del blog "Anima Mundi"





Siamo al 23 dicembre, l'antivigilia.
E'l'imbrunire; la cittadina pullula di un andirivieni concitato e festoso. Gli animi traboccano di gioia . Fra poco è Natale!
L'attesa si fa trepida e intensa, ci si riversa per le vie e le piazze; ci si incontra e ci si racconta. Ci si rivede tutti, è un appuntamento al quale non si può mancare; quelli che possono rientrano persino dall'estero. Questo è un momento di incontro fondamentale. Che Natale sarebbe nell'isolamento?
E' il preludio alla riconciliazione.
Sono ormai le 18.00. Ecco il rintocco veloce della torre civica, in processione ci si avvia verso la chiesetta della Iconicella, dove ci si raccoglie intorno alla celebrazione della messa incentrata sul tema dell'amicizia, della concordia  e della solidarietà. Il rintocco a distesa delle campane dei campanili delle altre chiese, accompagna i fedeli nelle proprie dimore, è il momento privato della riconciliazione; è il momento della processione domestica.
Si rende omaggio al più anziano della famiglia, quindi si dissipano eventuali dissapori, rancori e incomprensioni. Segue lo scambio dei doni e una preghiera per i parenti defunti.


Dopo l'intenso pomeriggio ci si riunisce intorno al desco imbandito a festa prenatalizia: di solito a base di baccalà, prelibatezze agricole e fritti tipici natalizi. Poi sarà un crescendo di festa e di tradizioni fino al Santo Natale.

Siamo a Lanciano, fiorente cittadina d'Abruzzo nella provincia di Chieti.
L'antivigilia, tra sacro e profano, è  tempo di attesa e di preparativi. E' recupero di atmosfere lontane, è immersione nelle fragranze, nei colori, nei sapori, nelle ricorsività.

E' un'usanza antica quella della Squilla, di quattro secoli, fondata dal vescovo Paolo Tasso della città. Il pellegrinaggio penitenziale alla chiesetta della Iconicella simboleggiava il viaggio di di Maria e Giuseppe. Quella pratica devozionale perdura fino ad oggi.
La cerimonia dei lancianesi sta per iniziare parallelamente al mio accostarmi alla tastiera. Sono in notevole ritardo impedita da improvvisi e improrogabili impegni. Mi scuso con tutti coloro che hanno trovato fino ad ora la finestrella del 23 ancora chiusa.



Ho rivissuto questa tradizione, nel pensiero, con il piccolo Alessandro e l'amica Ambra.



Un raggio di Luce a voi tutti per le ormai imminenti Festività con le parole di un augurio irlandese:

"Che la strada si alzi per venirti incontro,

che il vento soffi sempre alle tue spalle,

che il sole ti illumini e ti riscaldi

e la pioggia cada piano sui tuoi campi

fino al momento in cui ci ritroveremo,

e che Dio ti tenga lieve sul palmo della sua mano."


Come di consueto passo il testimone al blog "De qua e de là" di Elio.

martedì 13 dicembre 2016

Dicembre 2016

Mi sono impegnata a creare la magia dell'atmosfera natalizia. Ringrazio la Vita per poter vivere un nuovo Natale nel calore della Famiglia. Ma il velo grigio che ammanta il mio cuore non si vuole dissipare, malgrado le luci ...



Dopo la scomparsa delle persone care i Natali sono sempre un po' diversi ed è proprio questo periodo che sottolinea la loro mancanza. Il pensiero di chi è legato dai lacci della malattia e non può godere di questa gioia, o magari ne gode a suo modo, ma in modo non intellegibile ai miei occhi. L'elenco potrebbe continuare ... Sono moti dell'anima. Ma poi lo sguardo verso iil cielo terso, gli occhi innocenti dei miei meravigliosi alunni, la purezza dei loro pensieri lentamente mi fanno riprendere l'inno alla Vita. Che Natale sia!

giovedì 8 dicembre 2016

Rose rifiorenti e pungitopo per un abbraccio "naturale"


Civitella Casanova (PE). Le rose rifiorenti, un po' sofferte sicuramente, nuovamente sbocciate in questi giorni, nonostante il calo termico. Interrate da mia madre molti molti anni fa, poco curate, ma particolarmente vive e vegete. Poco distante un cespuglio di pungitopo, riprodotto per seme e interrato da me dieci anni fa, in occasione della morte di mio padre. Che dire ... E' una sintonia profonda, la "nostra" sintonia naturale. Buona Festa dell'Immacolata!

mercoledì 9 novembre 2016

referendum 4 dicembre 2016

Voterò e voterò NO, per coscienza.

Non sono renziana e neppure salviniana neppure grillina né berlusconiana.

Le beghe propagandistiche non mi tangono.

Difendo la Costituzione e la sovranità popolare.

domenica 16 ottobre 2016

Agonia di una piccola città

Lunedì mattina, a Dio piacendo, andrò con la mia cugina maggiore, al nostro paese di origne. A sbrigare alcune faccende, prima fra tutte una visita al cimitero ai nostri cari. Decidiamo di passare a prendere il caffè, come il suo non ce n'è, dalla magliaia nostra amica di famiglia ormai avanti negli anni e in procinto di lasciare l'attività. Prima che ciò avvenga voglio commissionarle un gilet di lana calda e leggera, a due capi, senza maniche appunto, lungo e confortevole che accompagni le mie mattinate scolastiche.

Alle 17.00 salgo sulla linea 7, lo uso di rado, per scendere nei pressi di via Palermo, onde raggiungere uno degli storici negozi della lana.

Velocemente la percorro, ché ho intenzione di tornare presto a casa. Del negozio nessuna traccia. Che nella fretta mi sia sfuggito? Privo di insegne luminose e senza l'ammiccamento delle vetrine unitamente alla mia fretta, forse che mi sia passato inosservato? Pazientemente ripercorro via Palermo, più lentamente. Niente. Vedo molte saracinesche abbassate, sicuramente due saranno del negozio che cerco ... Avrà sicuramente chiuso. Chiamo mia cugina. Macché .. Nessuna risposta. Chiamo sua figlia la quale mi conferma quello che pensavo.

Bene. Dove trovo la lana a due capi per la macchina da maglieria?
- A via Genova c'è Lucia che stava in via Firenze. Te la ricordi Lucia?
. Certo! Sapevo che si era trasferita perciò non l'ho cercata. Avevo premura e quindi ero andata a Via Palermo...
Raggiungo via Genova.
-Zia, non puoi non vederlo il negozio. Sono due vetrine illuminate e ben allestite con rocche gomitoli stole e quant'altro.

Nulla, percorro tutta via Genova, oltre l'incrocio dove comincia via F. De Sanctis ...
-Zia, avrà chiuso pure Lucia, che ti devo dire?!

Desolata e soprattutto colma di disappunto sto per tornare a casa. E' svanito il mio sabato del villaggio. Sono quasi le 18.30 ....
- Zia, torna a via Palermo, c'è un piccolo negozio. Lì ha fatto un corso di maglia Chiara... è piccolo ma non è male.

Ritorno lì, Entro nel negozio, l'avevo notato nel mio precedente andirivieni. C'è una cliente indecisa tra cinque tonalità di marrone. La titolare forse intuisce qualcosa dal mio viso e:
- Dica pure!
- Quattro matasse a due capi per macchina da maglieria!
- Ho le rocche signora, non le matasse
- E quindi?
- Considertato che ogni matassa pesa 100g devo togliere dalla rocca che contiene 750g di filato la parte eccedente. Io la lavoro la lana. Le garantisco che è così...
Annuisco, in segno di assenso, sebbene non convinta.
Sparisce lungo una scaletta di legno verso un soppalco. Il tutto è una miniatura. Mi sovvengono i Polly Pocket di mia figlia bambina e mi distraggo intimamente divertita.

Si innesca un rumore quasi infernale del marchingegno che avvolge il filo.

Intanto la cliente è servita, l'aiuto pure nella scelta, la sua lenta indecisione mi snerva. E' passato un quarto d'ora. La signora interrompe il dispositivo, chiamiamolo così, ma è un complimento. Lo riavvia di nuovo e mi dice che mancano ancora 150 grammi da avvolgere.

La faccio breve: l'operazione termina alle 19.35, cioè impiega più di mezz'ora!

- Signora cara, questa operazione, se l'avessi fatta a mano avrei impiegato 10 minuti. E non esagero, mia madre ha lavorato a maglia e spesso l'ho aiutata. Quindi parlo con cognizione di causa. Però di questa lunga attesa dovevo essere quantomeno informata.

- Di solito dico alle clienti di tornare riservandomi il tempo della preparazione. Lei però non sarebbe tornata....

Trotterello verso Corso Vittorio Emanuele, alla fermata di fronte le poste. Pensilina illuminata. Cartello lucido, non elettronico, dove scorro gli autobus che di qui passerebbero. Nella lista sono compresi il 7 e il 21, quelli utili per me. Vedo altri quattro pendolari in attesa. Leggo gli ultimi messaggi per ingannare l'attesa. Passa un quarto d'ora. Dei pullman nemmeno l'ombra.

- Siamo sicuri che stiamo attendendo gli autobus? Ho idea che di qui non transiteranno - mi rivolgo ai miei compagni di "sventura".
- E' quello che ci chiedevamo anche noi ...
- No, non è possibile, transitano tutti dall'altro lato, ma non di qui. E' tanto che non uso mezzi pubblici.
Detto ciò mi precipito verso il ponte Risorgimento, davanti al campanile di città, quello è uno snodo obbligatorio, dico a me stessa, seguita dagli altri aspiranti passeggeri.

Io sono la più fortunata: immediatamente spunta  il 21 dalla parte del cinema teatro "Massimo" che ancora resiste.

Esprimo le mie perplessità all'autista il quale aggiunge lapidario:
- Corso Vittorio il sabato pomeriggio è isola pedonale ... - w intanto mi lancia un'occhiata incredula come se guardasse un esemplare in via di estinzione.
- Bene, e il tragitto che sta facendo non è il solito vero? - chiedo timidamente nel timore di essere scambiata per un'aliena.
- No, non è quello regolare, di solito passiamo per via Marconi.E'la partita che ci fa deviare dalla zona stadio.

Giro anomalo, passaggio per la bonifica, poi scorciatoie varie, la prima fermata utile per me nei pressi dell'hotel Primo Vere. Bene, solo 2 km  da casa. (sigh)

Molto avrei da dire, ma il mio post è estenuante quanto il mio sabato pomeriggio.
Un devastante connubio - centri commerciali, crisi economica, segnaletica stradale per me poco funzionale - ha decretato l'agonia di una cittadina un tempo brulicante di vita ... E me ne duole assai.

Ritorno nella mia amata periferia ricca di piccole botteghe che sono efficienti empori, i cui proprietari, con intelligenza, gentilezza e professionalità, hanno tenuto testa alla crisi economica: in primis la cartoleria "Righe e Quadretti" drell'impareggiabile Rossana  dove solo la lana per maglieria non avrei potuto trovare; la merceria di Emma fornita di ogni utilità, la fornitissima panetteria di Gianni,  Poco oltre la pizzeria Il Ghiottone con braceria e annesso fast food, self service che ti dà l'impressione di stare a casa per genuinità, semplicità e prezzo contenuto. Dimenticavo: il punto vendita dell'agricoltore Bruno dove trovi verdure appena recise, il punto vendita di Luciano per salumi e formaggi regionali, il Pizzicagnolo Benito per sapori selezionati e straordinari.

Il resto, dagli elettrodomestici all'acqua minerale, da circa otto anni, mi viene recapitato dal corriere.Ai centro commerciali non mi converto sicuramente.

Nel Centro di Città posso solo andare a passeggio e ribadisco, me ne duole assai.

lunedì 3 ottobre 2016

E ti vengo a cercare


Spirituale o materiale, destinata a una persona o alla realizzazione di un ideale; la ricerca è il senso che diamo al nostro Cammino.

domenica 2 ottobre 2016

Nati nel giorno 22

Per giocherellare un po' curiosando.

"Dinamici sotto tutti i punti di vista, determinati, fieri e orgogliosi, hanno una radice umanitaria che li spinge verso professioni tese all’aiuto degli altri. Sono diplomatici per natura, vogliono ampliare i propri orizzonti, curiosare in discipline ignote ai più. Vogliono lasciare un segno del loro passaggio."


Mi corrisponde perfettamente in tutto. Manca una caratteristica di fondo: ipersensibile e incline alla depressione.

Fonte: Giorni di nascita

lunedì 26 settembre 2016

come può uno scoglio ...

.... arginare il mare?


Bellissimi ricordi.
Sicuramente non la più popolare, ma una delle più belle.
Grande Lucio ... Colonna sonora dei miei anni verde chiaro.

"Anche se non voglio, torno già a volare ..."


sabato 18 giugno 2016

Pezzo fantastico



L'ascolto e la riascolto all'infinito mentre riordino casa. Musica ballabile, travolgente.
Semplicemente perché ne colgo solo la superficie...
Rino non ha mai scritto frivolezze. Anche qui c'è un senso, ma io non lo intelligo.

giovedì 2 giugno 2016

70 anni di Repubblica

Tra le celebrazioni di questa ricorrenza se ne annovera una che fu una grande conquista per le donne: il diritto al voto.
Notevole progresso per la cultura di genere; ma i 70 anni di festeggiamenti sono preceduti dalla morte di una giovanissima donna, vittima del suo ex che non tollera l'interruzione della loro relazione.

Non ho la soluzione in tasca, ma mostri si diventa, non si nasce.
Mostri si diventa per l'assenza di educazione.
Mostri si diventa per l'atteggiamento omertoso di chi sa e non parla.
Mostri si diventa per l'attitudine "materna" delle donne fisiologicamente votate alla sopportazione, fino al martirio.

Il primo gesto ossessivo deve essere un campanello d'allarme. L'amore è fiducia e rispetto, prima d ogni cosa.

Talento controcorrente

35 anni di privazione di questo talento che ci avrebbe regalato chissà quali meraviglie.
Un testo dagli stati d'animo profondi ... Ogni descrizione impoverisce l'interpretazione

domenica 29 maggio 2016

Cara lumachina ingorda

trovo le tue tracce umide sul cuscino non più compatto di minisurfinie sul davanzale.
Voglio salvarti la vita ed evitare il veleno alla mia piantina. Ma stasera, al fresco, in sostituzione degli odorosi petali rossi, troverai un cactus spinoso. Ti è venuto a noia il prato condominiale, vero?

sabato 28 maggio 2016

Lavoro notturno ...

... alleviato dal profumo intenso di gelsomino e da da questo meraviglioso pezzo di Guccini reso unico dall'interpretazione della voce inimitabile del grande Augusto DAolio.
.


Chi è desto e passa di qui può condividere il mio ascolto. Serena notte.

mercoledì 25 maggio 2016

Splendente ligustro in fiore

in un'indecisa giornata di maggio.

Basta uscire sul terrazzo e bearsi di questo miracolo per ricacciare indietro la stanchezza.

venerdì 20 maggio 2016

Addio Marco!

Tutti scriveranno di te e sarai elogiato e onorato più di quanto non sia stato in vita.

Due parole di commiato:ti seguo dagli anni '70 e ti ho sempre considerato come la figura dell'uomo politico per antonomasia, anche se non sempre e non tutto ho condiviso. Magari prendessero esempio da te ....

Onestà, coerenza, rigore, non violenza, ardore, passione.
Chi dei tuoi colleghi può vantare simili attributi?

domenica 8 maggio 2016

'A Mamma

Chi tene 'a mamma

è ricche e nun 'o sape;
chi tene 'a mamma
è felice e nun ll'apprezza
Pecchè ll'ammore 'e mamma
è 'na ricchezza
è comme 'o mare
ca nun fernesce maje.
Pure ll'ommo cchù triste e malamente
è ancora bbuono si vò bbene 'a mamma
'A mamma tutto te dà,
niente te cerca
E si te vede chiagnere
senza sapé 'o pecché...
Te stregne 'mpietto
e chiagne 'nsieme a te!

Salvatore Di Giacomo
Dedicata a tutti i figli che ancora hanno la possibilità di abbracciare la loro madre. Penso che la traduzione in italiano rovinerebbe la freschezza di questi versi. E poi, la lingua napoletana ha un qualcosa di universale che la rende intellegibile ad ogni latitudine.

domenica 1 maggio 2016

La mia preghiera laica del primo maggio


LA TRADUZIONE IN ITALIANO
Non ti chiedo né miracoli né visioni
ma solo la forza necessaria per questo giorno!
Rendimi attento e inventivo per scegliere
al momento giusto
le conoscenze ed esperienze
che mi toccano particolarmente.
Rendi più consapevoli le mie scelte
nell’uso del mio tempo.
Donami di capire ciò che è essenziale
e ciò che è soltanto secondario.
Io ti chiedo la forza, l’autocontrollo e la misura:
che non mi lasci, semplicemente,
portare dalla vita
ma organizzi con sapienza
lo svolgimento della giornata.
Aiutami a far fronte,
il meglio possibile,
all’immediato
e a riconoscere l’ora presente
come la più importante.
Dammi di riconoscere
con lucidità
che le difficoltà e i fallimenti
che accompagnano la vita
sono occasione di crescita e maturazione.
Fa’ di me un uomo capace di raggiungere
coloro che hanno perso la speranza.
E dammi non quello che io desidero
ma solo ciò di cui ho davvero bisogno.
Signore, insegnami l’arte dei piccoli passi.
LA VERSIONE ORIGINALE
Seigneur, apprends-moi l’art des petits pas.
Je ne demande pas de miracles ni de visions,
Mais je demande la force pour le quotidien !
Rends-moi attentif et inventif pour saisir
Au bon moment les connaissances et expériences
Qui me touchent particulièrement.
Affermis mes choix
Dans la répartition de mon temps.
Donne-moi de sentir ce qui est essentiel
Et ce qui est secondaire.
Je demande la force, la maîtrise de soi et la mesure,
Que je ne me laisse pas emporter par la vie,
Mais que j’organise avec sagesse
Le déroulement de la journée.
Aide-moi à faire face aussi bien que possible
A l’immédiat et à reconnaître l’heure présente
Comme la plus importante.
Donne-moi de reconnaître avec lucidité
Que la vie s’accompagne de difficultés, d’échecs,
Qui sont occasions de croître et de mûrir.
Fais de moi un homme capable de rejoindre
Ceux qui gisent au fond.
Donne-moi non pas ce que je souhaite,
Mais ce dont j’ai besoin.
Apprends-moi l’art des petits pas!

Antoine de Saint-Exupéry

lunedì 18 aprile 2016

Amarezza

"Hanno vinto i lavoratori"?

Non penso proprio.
 
I lavoratori avrebbero continuato comunque a lavorare il 18 aprile.

Hanno vinto l'indifferenza e le compagnie estrattive..

Ha vinto l'invito all'astensionismo

Hanno perso la democrazia e il mio caro povero mare

Mi rendo conto che la questione è complessa, ma il mio pensiero personale liberamente veleggia così,

domenica 17 aprile 2016

Io vado a votare

Io vado a votare





















Prima di tutto io vado a votare. Dico la mia. Il referendum è una forma di democrazia dretta in cui il cittadino agisce legislativamente senza alcuna intermediazione. I padri costituenti hanno pensato di dare occasionalmente e per motivi particolari potere decisionale diretto al popolo.

Il singolo cittadino può volontariamente  rinunciare a questo diritto; ma che siano gli esponenti della res publica ad esortare al non voto a me sembra semplicemente antidemocratico e anticostituzionale. E comunque il Testo Unico recita così (e non mi pare sia stato abrogato, lire a parte):
 Il pubblico ufficiale, l'incaricato di un pubblico servizio, l'esercente di un servizio di pubblica necessità, il ministro di qualsiasi culto, chiunque investito di un pubblico potere o funzione civile o militare, abusando delle proprie attribuzioni e nell'esercizio di esse, si adopera a costringere gli elettori a firmare una dichiarazione di presentazione di candidati od a vincolare i suffragi degli elettori a favore od in pregiudizio di determinate liste o di determinati candidati o ad indurli all'astensione, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da lire 600.000 a lire 4.000.000 "
(Testo Unico Legge Elettorale - Titolo VII - Art. 98)

Io voto e voto SI'.

- Il mio SI' è prima di tutto una risposta etica in difesa del nostro mare oltraggiato dalle varie forme di sfruttamento perpetrate oltre ogni limite accettabile.
- Il mio SI' intende persuadere governanti e legislatori a pensare in termini di energia alternativa e rinnovabile, oltreché in termini di risparmio energetico.
- Il mio NO lascerebbe alle  compagnie estrattive ogni decisione circa l'esaurimento del giacimento, i tempi estrattivi, il lasciare indefinitamente le piattaforme in mare senza alcun controllo di organi terzi

Non sei d'accordo con me? Allora vota NO, ma vai a votare!


domenica 27 marzo 2016

Resurrezione

Rinascere ogni giorno a vita nuova; questo l'augurio che rivolgo agli amici blogger e a tutti coloro che di qui passeranno.

giovedì 24 marzo 2016

Arrivederci Izabela!

Ieri, ultimo giorno di frequenza di Izabela nella nostra classe prima. E' venuta sino all'ultimo , uscita 45 minuti prima dell'orario; il tempo di festeggiare la vigilia delle vacanze pasquali con i compagni e con le maestre e il tempo di abbracciarci tutti.

Iza ha il turbamento nel cuore da diverse settimane; con lunghi abbracci si stringe a me quando i ritmi della giornata scolastica lo consentono. Per lei era la vigilia di un lungo viaggio che l'avrebbe condotta in Romania insieme alla sorella di un anno più grande, alla mamma, al papà, al fratellino in arrivo.

Dopo 4/5 anni di integrazione e di amicizie sincere, le mutate condizioni lavorative hanno imposto loro questa drastica decisione. Ho toccato con mano una dignità profonda; hanno lasciato qui il loro cuore tra la solidarietà costruttiva di tutti, ma con un innato senso della precarietà della vita e senza clamore.

Iza ieri mattina ha voluto lasciarmi alcuni effetti personali; un fermaglietto e una molletta per capelli unitamente a un fiore di carta colorata costruito con le sue mani: ancora adesso non riesco a trattenere l'emozione...

Infine, al momento di lasciare la scuola,  l'abbraccio con i suoi genitori: io e la mamma non siamo riuscite a trattenere lacrime calde e sommesse, strette a lungo con la promessa e l'augurio che ci saremmo rivisti nei nostri lidi per il tempo di una vacanza.

Le bambine erano silenziose e composte; dal loro visetto traspariva il senso della conclusione di un capitolo e lo sgomento per l'incertezza del futuro, mentre il papà si frapponeva tra noi e loro cercando di nascondere il nostro pianto ...

Buona Pasqua di Rinascita Izabela!
Ci mancheranno il tuo viso angelico, la delicatezza del tuo essere e la tua compostezza..

domenica 21 febbraio 2016

Voglia di Sicilia

Profonda nostalgia ... Stanotte ti ho sognata, isola meravigliosa!



Chi te l'ha detto che ti devo lasciare,
meglio la morte e no questo dolore.
Ahj ahj ahj muoio muoio muoio muoio
 fiato del mio cuore, l'amore mio sei tu.

 Chi te l'ha detto a te piccolina,
il cuore mio si lacera, a poco a poco.
Ahj ahj ahj muoio muoio muoio muoio,
fiato del mio cuore, l'amore mio sei tu.
 Il primo amore l'ho fatto con te,
e tu ingrata ti sei scordata di me.

Pace facciamo oh piccolina mia,
fiato dell'anima mia, l'amore mio sei tu.


Cambiando decisamente stile, il ricordo vola lontano, seduta lungo le scale della suggestiva cattedrale di San Corrado a Noto, per la visione all'aperto del film "L'ultimo bacio" tra una folla variopinta e silenziosa, immersa tra le pietre di tufo, calde al tatto e alla vista.

domenica 14 febbraio 2016

14 febbraio, ma quale amore?

Ripropongo un vecchio post scaturito dai miei ultimi studi accademici. Poco zuccheroso, ma certo a 20 o 30 anni non ci avrei pensato e non nego che mi sarebbe stata utile tale riflessione. Lo dedico a tutte le coppie che puntano su una unione duratura. In questo senso: Buon San Valentino!

La coppia destinata a durare.

Le volgari commercializzazioni dell'amore, quelle no, non le ho mai amate.

domenica 7 febbraio 2016

La salma di Padre Pio a Roma

Non mi piace.
Di solito guardo, sospiro e passo.
Ma questa decisione mi perplime e mi turba non poco.


lunedì 18 gennaio 2016

Dopo l'Epifania

L'Epifania tutte le feste ha portato via, si dice. Io cerco di trattenere anche visivamente la scia di quella stella per evitare che la quotidianità mi travolga per ricordare a me stessa, il più a lungo possibile che non devo abbandonare la ricerca del senso dei miei giorni.

pochi rametti di pungitopo e qualche lucina 















In fondo, le feste natalizie si concludono il 2 febbraio, giorno della Candelora, che è al contempo, presentazione di Gesù al tempio.


domenica 10 gennaio 2016

martedì 5 gennaio 2016

16.09.2015

"CARISSIMA MAESTRA GRAZIANA,

all'inizio di questa nuova avventura al servizio dei piccoli, le arrivi il nostro grazie per il bellissimo percorso di crescita al fianco di nostro figlio.

Grazie per gli insegnamenti didattici e non, per le gite, le recite, gli abbracci di consolazione, i sorrisi di incoraggiamento, le battute "tiramisu" ...

.... E soprattutto grazie per averlo fatto con passione e con amore!

AUGURI PER QUESTO NUOVO INIZIO!

M, L, S e LR" (i componenti della famiglia)

Questa lettera accompagnava un mazzo di girasoli pervenuto in classe il secondo giorno di scuola del corrente anno scolastico. Ritrovo il foglio nella cartellina dei documenti accumulati in questa prima parte dell'anno. Il biglietto continuerà a vivere tra le mie agende, libri, tutto il cartaceo che consulterò, ma voglio affidarlo a questi bit che sono per me i garanti della conservazione, i custodi delle cose importanti. E poi mi piace condividere questo momento di intima gratificazione ...

Non tutti i genitori esprimono a note così chiare il senso di gratitudine, e ancora, non tutti lo provano, se non col senno di poi; molti salutano con un largo sorriso, qualcuno con gli occhi lucidi, qualcun altro con senso di 'doveroso' rispetto. E' bellissima la diversità  ed io sono massimamente grata a tutti i genitori per avermi affidato i loro figli per 5 anni. e gli alunni?? Ora vengono a bussare alla finestra perché il bidello un po' burbero e ligio non li lascia entrare, e giù saluti, racconti dei successi scolastici ...
Col tempo saranno adolescenti e saluteranno un po' intimiditi, molto presi dalla loro nuova vita, quasi imbarazzati a mostrare i loro cambiamenti. Ma la maestra non ne dimentica uno: viso,caratteristiche, nome e cognome ... E tutti li porta nel cuore.

lunedì 4 gennaio 2016

Vivi nella tua musica, Pino ...



Ed io ti ascolterò sempre.

"Putesse essere allero"

Voglia di spensieratezza e senso di velata malinconia.Sono qui in questo momento, eterno ragazzo.

E dimme quacchecosa
nun me lassà accussì
stasera sto sballato che voglia 'e partì
cu' ddoje parole 'mmocca
e tanta semplicità
putesse essere allero
E dimme quacchecosa
nun me lassà accussì
'o viento sta passando e je 'o voglio sentì
affondo 'e mani dint'a terra
e cerco 'e nun guardà
e nun me pare overo
Putesse essere allero e m'alluccano dint'e recchie
e je me sento viecchio
putesse essere allero cu mia figlia mbraccio
che me tocca 'a faccia e nun me' fa guardà
E dimme quacchecosa
nun me lassà accussì
me sento nu criaturo ca nun po' fà a pipì
vulesse arrubbà' senza me fà' vedè
tutt'e facce d'a ggente
E dimme quacchecosa
nun me lassà accussì
'o viento è già passato nun pozzo cchiù sentì'
e m'ha rimasto 'ncuollo l'addore d'o magnà'
e nu poco 'e mare
Putesse essere allero
cu nu spinello 'mmocca
cu ' e mmane dint'a sacca
putesse essere allero cu na parola sola
ca me desse calore senza me fà' sunnà